È giusto iniziare chiarendo lo scopo ultimo di un motore di ricerca ovvero: fornire la giusta risposta ad una domanda dando ad essa un responso chiaro ed esaustivo.  


Parlando di SEO, il concetto di Domanda è legato a 3 macro-concetti:

  1. KEYWORD: parola chiave nella sua forma più generica
  2. QUERY: contesto creato da un insieme di keyword
  3. TOPIC: argomento definito tramite più intenzioni di ricerca. Il motore andrà di fatto ad associare più query  - seppur quella digitata risulta diversa -
      Prendiamo come esempio la Query “visitare Milano”, a questa domanda verranno associate le seguenti: “cosa vedere a Milano”, “luoghi da vedere a Milano” ecc..

Prima del 2009, però, il concetto di Topic non esisteva: tutto si limitava alla digitazione di Keyword. Da quel momento in poi le modalità del trattamento della Domanda posta dall'utente hanno subito svariati aggiornamenti.


Diverse sono state quindi le innovazioni che, con un effetto cascata, hanno fatto in modo che il cuore del Digital Marketing si potenziasse esponenzialmente. Degne di nota sono state:

Le innovazioni del Digital Marketing

Siamo passati dal concetto di 1 keyword per pagina a quello di 1 intent per contenuto

Cosa si intende con Intent? 

Intento, intenzione, volontà. Nel digital marketing la sua ricerca, chiamata appunto Search Intent, si traduce come l’insieme di query che rispondono ad una determinata intenzione di ricerca da parte degli utenti.

Il lavoro del Digital Specialist quando si tratta di search intent si divide nuovamente nei due filoni approfonditi nell’articolo precedente: SEO: cos’è, indexing e ranking

Nello specifico il compito da svolgere sarà:

  • Lato Indexing: fare in modo di mandare  in indice le query più appropriate inserite nei più adatti contesti. Di fatto si andranno a creare i punti di accesso organici.
  • Lato ranking: una volta identificate, si andranno a generare un tot di contenuti ottimizzati, suddivisi e selezionati. Di fatto si andrà a posizionare le query destinate ad uno specifico contenuto.

Search intent: dalle parole ai contenuti

Per compiere un lavoro ottimale in questo settore sarà quindi importante rispettare i seguenti punti:

  1. distinguere le query troppo generiche da quelle in target rispetto alla propria capacità di intervento su uno specifico argomento; 
  2. identificare le query informative, traslazionali, navigazionali e local; 
  3. studiare la SERP per comprendere la profondità del search intent intesa come quantità di query differenti riconducibili alla stessa necessità dell’utente; 
  4. riconoscere in SERP la differenza fra indexing e ranking per le query selezionate e scegliere quali query puntare con più forza.

Quindi per Search Intent si intende un contenuto specifico in una struttura ragionata che viene indicizzato per un set di query più o meno numeroso.
Tutto parte da una keyword research che indicherà come accumulare diverse query per differenti intenzioni degli utenti.