Facebook: un po’ di storia

Un'iniziativa scolastica dall’aspettativa umile si è rivelata la rivoluzione del secondo millennio.

Facebook, social media nato nel 2004 negli Stati Uniti all’interno dell’Università di Harvard, prende il nome dal libretto universitario contenente il nome e l’immagine del volto degli studenti.

Negli anni Facebook ha spopolato arrivando a contare 2,80 miliardi di utenti mensili attivi
Social che domina le classifiche da anni.

Creato da Marck Zuckerberg, Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes; il loro intento era appunto quello di mettere in contatto gli studenti universitari.
All’epoca erano del tutto ignari di star rivoluzionando il significato della parola “contatto”. 

Ma arriviamo ai giorni nostri, in questo articolo andremo ad analizzare come gestire il Social, come dominarlo e come lavorare al suo interno.

Come governare Facebook: strumenti utili

Business manager

Facebook, come abbiamo già accennato, funge per molti come un vero e proprio angolo pubblicitario.
Lavorativamente parlando ti permette di raggiungere sempre più persone, di sponsorizzare e far crescere il tuo Band.
Ma come gestire questo spazio senza esserne sovrastati?

Facebook, in particolare, mette in mano le chiavi per il successo, senza però avvisare che sono le stesse della disfatta. Sapersi districare bene all’interno dell’App è di fondamentale importanza, le possibilità di crescita sono molte ma l’esagerazione, come in tutto, porta i risultati opposti.

Ad arrivare in soccorso è la piattaforma Business Manager: strumento gestionale gratuito che consente di monitorare e programmare ogni attività promozionale degli account social personali (se autogestiti) e di terzi (se seguiti da un'agenzia specializzata). 

Tra le funzionalità di maggior rilevanza, all’interno del Business Manager abbiamo la possibilità di creare il nostro pubblico raggiunto: segmentarlo per età, sesso, interessi, demografia, obiettivo ecc..


Solo attraverso un account BM avrai, inoltre, l'opportunità di personalizzare i cataloghi prodotti/servizi offerti da te ed impostare su di essi campagne di Remarketing attraverso inserzioni dinamiche.
Questa azione strategica si concretizza nell’andare a “rincorrere” utenti che hanno visualizzato/ interagito con schede prodotti particolari, senza però completare la conversione, andando a riproporre, tramite annunci personalizzati, l’offerta interessata.

Degne di nota sono anche la condivisione del Pixel e dei pubblici target di un account pubblicitario con account terzi. Entrambe sono possibili solo accedendo al BM.

Creator Studio: cos’è e perché è utile?

Collega fidato del Social più popolato al mondo è Creator Studio: una suite all’interno della quale si potrà beneficiare di diverse funzionalità utili ad un’azienda per andare ad automatizzare pubblicazioni e risposte ai messaggi ricevuti. 

Automatizzare pubblicazioni, ma non solo! Queste ultime potranno essere modificate, promosse, eliminate ed analizzate tramite la sezione “Statistiche” del programma che ti fornirà dati riguardanti: prestazioni, fidelizzazione, rendimento ed ascolto.

La sezione “Monetizzazione” consente di monitorare prestazioni prese da due diverse fonti:  entrate derivate da interruzioni pubblicitarie: ( spot pubblicitari aggiunti a tuoi video grazie ai quali avrai un guadagno ) ed entrate acquisite attraverso gli abbonamenti dei fan: prendenti vita con sostegni ricorrenti da parte del followers in cambio di contenuti esclusivi.

Creative Hub, il campo d’allenamento di Facebook

Sponsorizzare un account pubblicitario è ormai una Best Practice.
Le inserzioni però devono avvicinarsi il più possibile alla perfezione per portare risultati che superino l’investimento adottato. 

Facebook, attraverso il socio Creative Hub, ci fornisce una vera e propria palestra dentro la quale allenarci. 
Grazie a questa funzionalità andremo ad assicurarci che le inserzioni create verranno visualizzate in maniera ottimale all’interno di tutte le piattaforme mobile e desktop e verranno forniti consigli ispiratori per la successiva modifica o nascita di una nuova inserzione.

Debugger di Facebook

L'ultimo strumento che citeremo in questo articolo è il Debugger di Facebook. Questo “plugin” entra in gioco quando ci sono problemi e, proprio per questo motivo, sarà forse la piattaforma meno intuitiva tra quelle sopra citate. 

Premettendo che Facebook Debug consente di osservare quali informazioni il Social raccoglie per un URL specifico, quando si presentano errori di lettura, bisognerà mettere mani al codice. 

Un esempio potrebbe essere la condivisione di un articolo blog: una volta copiato il link durante la creazione del post, Facebook lo mostrerà in anteprima. Le informazioni che utilizzerà saranno:

  • Immagine
  • URL
  • Titolo 
  • Riassunto

Per non lasciare Facebook in balia di scelta, una buona prassi sarà quella di andare a fornirgli i meta tag Facebook Open Graph: codici contenitori delle informazioni necessarie per la realizzazione delle anteprime corrette.

Esempio di Meta Tag Facebook Open Graph

L’App Facebook, se usata professionalmente, richiede particolari attenzioni. Gestire un account business infatti non è immediato e necessita di una strategia dettagliata ma, con gli appositi programmi, la strada viene spianata.