Una delle domande più frequenti che le aziende si pongono quando decidono di affrontare il mondo dei social media è: "Cosa faccio ora che ho aperto i miei canali di comunicazione?" Potresti aver già realizzato il tuo sito web, collaborato con un'agenzia per la produzione di contenuti e avviato un servizio fotografico o video. Tuttavia, il vero quesito è: come sfruttare questi strumenti per raggiungere obiettivi concreti in termini di business?
L'Errore comune: concentrarsi sulle Vanity Metrics
Uno degli errori più comuni che le aziende fanno è partire subito con la creazione di un calendario editoriale, pubblicare contenuti e monitorare le cosiddette vanity metrics come il numero di mi piace, condivisioni e commenti. Questo approccio, sebbene diffuso, è sbagliato. Prima di avviare qualsiasi strategia sui social, è fondamentale porsi due domande chiave.
Qual è il mio vero obiettivo?
L’obiettivo non può essere semplicemente "vendere di più" o "spendere meno", perché queste sono ragioni di esistenza dell’azienda, non obiettivi misurabili sui social. È qui che entrano in gioco i micro-obiettivi. Questi sono step intermedi che fungono da KPI (Key Performance Indicators), ovvero indicatori chiave di performance, che aiutano a capire se la strategia social sta contribuendo al raggiungimento degli obiettivi aziendali complessivi.
Ad esempio:
- Educare il pubblico sui tuoi prodotti o servizi.
- Rendere consapevoli i potenziali clienti di un problema che il tuo prodotto può risolvere.
- Creare storytelling attorno al brand per rafforzare valori aziendali.
Il mio target è presente su quel canale?
Ogni social network ha il suo pubblico e il suo linguaggio. Sarebbe controproducente, ad esempio, utilizzare TikTok per contenuti lunghi e complessi destinati a un pubblico più maturo. Prima di scegliere un canale social, chiediti: il mio target è attivo su questa piattaforma?
Una volta risposto a questa domanda, sarà più facile creare contenuti coerenti con l'identità del brand e con le aspettative degli utenti del canale scelto.
Creare una strategia social a lungo termine
Creare un calendario editoriale non basta per ottenere risultati. Bisogna pensare a lungo termine e costruire una strategia che rispecchi l'identità dell'azienda e si integri nel quadro strategico generale. Gli approcci semplici come "apriamo Instagram perché tutti lo fanno" raramente portano al successo.
L'importanza della coerenza nei contenuti
I contenuti devono essere coerenti e riflettere il brand. Inoltre, vanno adattati al social prescelto. Per esempio, uno stesso video lungo potrebbe essere tagliato in brevi estratti da utilizzare su TikTok o Instagram come reel, mentre la versione completa potrebbe essere pubblicata su YouTube. Questa coerenza non solo rafforza il messaggio, ma aiuta anche a costruire un'identità solida e riconoscibile.
La produzione prima della distribuzione
Un altro errore comune è aprire un social prima ancora di avere contenuti pronti. La produzione di contenuti dovrebbe precedere l'apertura dei canali. Una volta che i contenuti sono stati creati, è possibile adattarli e distribuirli nei canali più appropriati. Solo in questo modo si può garantire che la comunicazione sia efficace e mirata.
Le tre fasi fondamentali della strategia social
Per essere davvero efficaci sui social media, le aziende devono passare attraverso tre fasi fondamentali: produzione, distribuzione e promozione.
1. Produzione dei contenuti
La produzione di contenuti non si limita solo a foto e video. Anche l’audio, la color correction e il tono di voce sono elementi cruciali. I contenuti devono riflettere il know-how dell'azienda, il suo valore e le sue offerte. È importante creare contenuti che possano essere utilizzati su più canali in modi diversi.
2. Distribuzione cross-channel
Una volta prodotti i contenuti, bisogna distribuirli nei canali giusti. Questo significa che un video può essere utilizzato su YouTube, tagliato in versioni più brevi per TikTok o Instagram e persino trasformato in un podcast. La distribuzione deve essere pensata in modo da sfruttare al meglio le potenzialità di ogni canale.
3. Promozione e investimento in advertising
L’ultima fase è quella della promozione. Investire in advertising è fondamentale per mettere i contenuti sotto gli occhi del giusto pubblico. Tuttavia, non bisogna pensare in termini di causa-effetto immediata. La promozione non deve essere solo legata alla lead generation, ma anche alla costruzione di una fanbase e all'aumento della visibilità del brand.
Quanto investire sui social media?
Uno dei grandi dilemmi delle aziende è: "Quanto devo spendere sui social?"
Non esiste una risposta univoca. La domanda giusta è: "Quanto voglio investire?"
Ci sono due aspetti da considerare:
- Struttura: Quanto sei disposto a investire per creare contenuti e mantenere attivi i canali social? Il costo non è solo economico, ma include anche il tempo delle risorse interne che lavorano sulla creazione e gestione dei contenuti.
- Advertising: Quanto sei disposto a investire per promuovere i tuoi contenuti e raggiungere il tuo pubblico target?
Solo dopo aver risposto a queste due domande si può pianificare una strategia social efficace e sostenibile.