Nel 2024, il digital marketing ha subito una vera e propria trasformazione. Le vecchie logiche che per anni hanno dominato il panorama, come quelle legate all'inbound marketing e alla pura ottimizzazione delle performance, sono ormai superate. È tempo di rivedere il nostro approccio e di smettere di chiedere alle agenzie di marketing di "portarci a casa risultati". Ma perché questa provocazione? Perché, se continuiamo a puntare solo su numeri e performance immediate, rischiamo di mettere in atto un driver disfunzionale che finirà per ridurre drasticamente le nostre reali performance comunicative.

L'evoluzione del marketing: da inbound a digital

Quando parliamo di marketing digitale, è fondamentale riconoscere l’evoluzione che ha attraversato il settore negli ultimi quindici anni. Dal 2010 al 2020, l’inbound marketing è stato il pilastro su cui si è costruita la gran parte delle strategie. Un periodo in cui le aziende, approfittando delle tecnologie emergenti, hanno iniziato a "spremere" il potenziale di Google Ads, SEO, funnel e automazione. I risultati sembravano a portata di mano, e in effetti lo erano per chi riusciva a posizionarsi per primo nei motori di ricerca e sfruttava la competitività ancora bassa degli strumenti digitali.

Ma nel 2020, tutto è cambiato. Il digitale è finalmente stato riconosciuto come un media potente e, cosa più importante, misurabile. Eppure, nonostante la sua misurabilità, il digital non è una panacea. È solo uno strumento, e usarlo in modo corretto richiede una visione più strategica e profonda.

Il limite dell’ottimizzazione: la performance non è tutto

Oggi, molte aziende continuano a focalizzarsi sull’ottimizzazione della performance. Le agenzie di marketing, sotto pressione per generare risultati immediati, sono spesso chiamate a "spremere il limone" all’inverosimile. Più touchpoint, più canali, più ottimizzazione: il risultato finale? Un aumento esponenziale dei costi e delle operazioni, ma senza garantire reali risultati a lungo termine. Questo approccio non solo non tiene conto del contesto più ampio in cui il marketing digitale deve operare, ma rischia di esaurire le risorse senza fornire un ritorno veramente significativo.

Le persone, i veri destinatari del nostro messaggio, non sono più influenzabili dai vecchi trucchi di marketing. Non basta una landing page perfetta, un'offerta irresistibile o una sequenza di email: oggi il pubblico è più informato, più consapevole e più scettico. Il marketing deve diventare qualcosa di più profondo, capace di toccare le emozioni, il cuore e le convinzioni del target.

Il marketing come amplificatore della comunicazione

Il marketing digitale non deve essere visto come una semplice macchina per generare vendite. Deve essere considerato come un megafono, un amplificatore di un messaggio più ampio. È solo un veicolo che diffonde una strategia di comunicazione ben strutturata. Ecco dove risiede la vera differenza. Un'azienda non può concentrarsi esclusivamente sullo strumento, ma deve costruire un messaggio coerente che risuoni con il proprio pubblico. Questo messaggio deve partire dalla consapevolezza di chi si è come azienda, cosa si offre e quale problema si intende risolvere per il proprio target.

Non basta che il marketing generi numeri, deve creare una connessione. Oggi, l’autenticità e la coerenza sono le chiavi per conquistare e mantenere l'attenzione del pubblico. Per raggiungere questi obiettivi, l’azienda deve rispondere a domande fondamentali:

  • Il prodotto soddisfa un'esigenza reale o risolve un problema per il target?
  • Il pricing è competitivo e in linea con il posizionamento di mercato?
  • Il messaggio che stiamo veicolando è in sintonia con i valori e l’identità del brand?
  • I contenuti (testi, immagini, video, ecc.) sono coerenti e allineati con il nostro obiettivo di comunicazione?
  • Il target è presente sui canali che abbiamo scelto di utilizzare?

Solo quando avremo risposto a tutte queste domande potremo decidere di investire nel performance marketing, cioè nelle campagne pubblicitarie, con la consapevolezza che il nostro messaggio non solo raggiunga il pubblico, ma anche che il nostro brand sia riconosciuto, autentico e rilevante per loro.

La nuova logica del marketing: focalizzati sulla strategia, non solo sui risultati

La lezione da imparare oggi è che non possiamo ridurre il marketing a una serie di azioni disperate per ottenere più clic, più lead o più conversioni. Le agenzie di marketing non devono essere più viste come meri esecutori di campagne pubblicitarie, ma come partner strategici che aiutano a costruire una narrativa più ampia, a lungo termine. Se prima di lanciare una nuova campagna ti poni domande fondamentali sul tuo prodotto, sul tuo pubblico e sul messaggio che stai trasmettendo, solo allora potrai chiedere a un'agenzia di aumentare la visibilità, i canali e la portata. Se il tuo budget è idoneo agli obiettivi che ti sei prefissato, allora è il momento di spingere.