Google Analytics è un potente strumento per i marketer digitali. Tramite la piattaforma, infatti, si vanno a esaminare e analizzare i dati relativi ai siti web e app dei propri clienti con l’obiettivo di migliorare le performance.
Un tool indispensabile che, nell’ultimo periodo è stato protagonista di modifiche e miglioramenti.
La necessità di apportare cambiamenti all’interno della piattaforma Google nasce in quanto la versione utilizzata fino a poco tempo fa non risultava più conforme alle nuove leggi sulla privacy del GDPR.
In alcuni casi, infatti, il tool Google richiedeva la raccolta di molti dati personali sugli utenti che avrebbero potuto violare il GDPR. A questo proposito, negli ultimi mesi sono stati effettuati cambiamenti all’interno della piattaforma, rivoluzioni messe in atto appunto per garantire la conformità al GDPR.
Cos'è la GDPR
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è una nuova legge dell'Unione europea che è stata implementata a maggio 2018. Riguarda tutte le organizzazioni con sede nell'UE o che offrono beni o servizi all'interno dell'UE. La legge è progettata per offrire ai cittadini un maggiore controllo sulle informazioni che le aziende detengono su di loro e su come vengono utilizzate.
Google Universal Analytics diventa Google Analytics 4
Le modifiche che Google decide di apportare sono tutt’altro che insignificanti, l’azienda Californiana prende infatti la palla al balzo e decide di rivoluzionare la piattaforma. Per il tool di analisi dei dati: Google Analytics, arriva la nuova versione GA4 in sostituzione alla precedente GA3 (Google Universal Analytics). La nuova interfaccia si presenta del tutto riprogettata: la navigazione, l’analisi dei dati e il tracciamento degli stessi è stato studiato per essere più facile, veloce ed intuitivo. Le informazioni sono più approfondite e dettagliate ma, la principale differenza, risiede nella raccolta dei dati che, nella nuova piattaforma avverrà in rispetto delle normative sulla privacy del GDPR.
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Le modifiche riguardano principalmente il modo in cui le persone condividono i propri dati con Google.
Il problema riscontrato della versione precedente risiedeva nel fatto che la piattaforma memorizzava i dati in forma identificabile e ciò permetteva il collegamento con altri set di dati, anche esteri. La nuova versione di Google, Google Analytics 4, ha posto rimedio al problema in quanto, a differenza del predecessore GA3, esso, oltre a fornire agli utenti un maggior controllo sui propri dati offrendo più opzioni quando si tratta di eliminare o esportare i propri dati da GA4, non salva l’IP e non prevede lo stoccaggio nei server Google.
Come affrontare il cambiamento?
Il passaggio alla nuova versione è sempre più imminente. GA4 è stato studiato per innalzare il livello di analisi dei dati e la piattaforma, seppur studiata per rendere la ricerca facile ed intuitiva, ha ribaltato completamente la modalità di lettura e gestione del dato.
La comprensione di GA4 risulta quindi, in un primo momento, destabilizzante. Per questo la strutturazione della reportistica gioca un ruolo fondamentale. Essa permette infatti di comprendere più facilmente il dato, studiarlo, osservarlo, modificare i fattori che ruotano attorno ad esso col fine di migliorarlo.
Il settaggio di obiettivi, di segmenti di pubblico, le integrazioni con le altre piattaforme Google, la creazione di parametri custom e report su misura sono solo alcuni degli interventi necessari per portare la Data Analysis ad essere completa, esaustiva e fondamentale per le strategie di business.
La nostra decennale esperienza su Google Analytics ci ha portato ad avere una notevole sensibilità su come predisporre azioni di Web Analysis che risultino valide per le aziende in termini di monitoraggio e miglioramento continuo.
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